La pratica

Maestro Hiroshi Tada La lezione dell’Aikido inizia con il saluto a un’immagine del Fondatore e tra il maestro e gli allievi, seguono esercizi di respirazione e concentrazione, una ginnastica propedeutica, spostamenti nello spazio per muoversi velocemente fuori dalla linea d’attacco, quindi lo studio delle cadute rotolate (ukemi ) in avanti e indietro, per proteggere il corpo quando si viene proiettati.

L’apprendimento delle tecniche, avviene soprattutto per imitazione: il Maestro mostra le possibili risposte difensive a diversi tipi di attacco; gli allievi poi, le eseguono, scambiandosi a turno i ruoli di aggressore (uke) e di difensore (tori), per sperimentare la tecnica sia da parte di chi la esegue, che da chi la subisce, il tutto in un’atmosfera rilassata e piacevole.

Maestro Hiroshi Tada

Oltre a quelle a mani nude si studiano anche tecniche con il “tanto” (coltello), con il “jo” (bastone di legno), e con il “bokken”, una copia in legno della classica spada giapponese.

Nell’Aikido non esistono cinture di diverso colore per distinguere i livelli di capacità raggiunti: quando viene conseguito il grado di “Shodan” (cintura nera), si indossa l’hakama ( ampi pantaloni del costume tradizionale giapponese)

Il maestro Tada 9° Dan e Direttore Didattico dell'Aikilai d´Italia, insiste sul concetto che l´Aikido non è un´arte marziale astratta e rarefatta, ma ha risvolti concreti nella vita di tutti i giorni. Una persona che pratica Aikido, finisce per riuscire a lavorare meglio e avere relazioni personali migliori.

Maestro Tada


Per la mancanza di confronto agonistico e per l´attenzione che invece si pone all´integrazione tra la mente e il corpo,
l´Aikido è indicato a qualsiasi età: ognuno di noi può prefiggersi una meta da inseguire e magari superare.

 

“È per vivere meglio la vita....”
[ M°Hiroshi Tada ]